“Scritture oblique” è un corso annuale per conoscere i meccanismi della scrittura, della creatività e della narrazione e scrivere in modo continuativo e costante, senza affidarsi solo all’ispirazione o a tentativi estemporanei.
Presentazione
Questo corso annuale serve a praticare la scrittura in modo continuativo e costante, per non affidarsi solo all’ispirazione o a tentativi estemporanei. Gli elementi fondamentali sono la lettura, la scrittura e il confronto.
Le scritture diventano oblique perché tracciano la retta via e poi la abbandonano per assecondare visioni, moltiplicare le direzioni e cercare nuove strade.
Gli incontri settimanali prevedono letture ad alta voce, approfondimenti teorici, esercizi, tentativi assurdi, sviluppo di errori, cambi di percorso, analisi dei meccanismi creativi, per mettere a fuoco le proprie qualità e gli strumenti per potenziarle.
Si scriverà del quotidiano, del fantastico, dei sogni, dei ricordi, del visibile e dell’inesistente, in un’esplorazione fantastica ma rigorosa di alcuni elementi della scrittura. I testi verranno smontati e rimontati, deviati, polverizzati e ricomposti, sviluppati e riassunti, manipolati, strutturati, revisionati, liberati, evocati. L’obiettivo è quello di stimolare la mente in più direzioni per rendere la scrittura un processo vivo e dinamico, una passeggiata disinvolta nel labirinto delle possibilità.
Sintesi del programma
- Osservare il mondo
- Realtà e fantasia
- Esplorazioni creative
- Modi per scrivere
- Sviluppare idee
- Elementi di narratologia
- Strutture del racconto
- Il personaggio
- Il pensiero laterale
- Elementi di stile
L’insegnante
Informazioni utili
- Dal 1 Ottobre al 24 Giugno (2024 – 2025) il MARTEDÌ h.19/21
- A Lottounico, via Lanusei 3, Roma
- Open Day: Martedì 1 ottobre h.19
- Corso aperto a tutti. È possibile seguire online per chi vive fuori sede.
- Durante l’anno sarà sempre possibile richiedere di partecipare a una lezione prova e inserirsi nel gruppo (salvo posti disponibili)
- Prevista quota associativa per partecipare
- È richiesta una lettera di presentazione in cui scrivere le motivazioni per cui si vuole frequentare il laboratorio annuale.
- L’ultimo martedì del mese sarà dedicato soltanto alla pratica della scrittura e aperto anche ad altri partecipanti.
- Le lezioni verranno registrate in formato audio e rese disponibili per tutti i partecipanti, così potranno essere fruite anche in caso di assenza.
Feedback degli allievi
Disallinearsi per scrivere al meglio
A Bologna nel 1977, nel pieno della fioritura culturale portata dagli indiani metropolitani, fu messo in mostra un “destrutturatore dello spazio borghese”, aveva l’aspetto di un carretto appoggiato sghembo, come quelli del mercato quando sono a riposo. L’idea era che, ad appoggiarcisi, tutte le linee ortogonali con cui costruiamo la città, su cui viaggiano i canali comunicativi, tranviari, elettrici, i bordi delle case, le strade, apparissero a un tratto sotto una prospettiva distorta, deformata dal pacifico atto di prendere una posizione non conforme all’impianto precostituito.
Scegliere di essere “obliqui” è un atto paradossale, inoffensivo, ma, come per il “ preferirei di no” dello scrivano Bartleby, gentilmente definitivo, cocciutamente ostinato, in fondo (e dall’inizio) dirompente. E’ per queste strade e calli che ci ha condotti Ivan Talarico, sempre garbato e mai forzando, ma continuamente sottoponendoci a un gioco di specchi, rimandi, scorciatoie e vicoli ciechi, dai quali uscire da dietro lo specchio a nuove forme di espressione e continuo lavoro di lima (a volte accetta) sulle costruzioni ipotizzate rispetto alle consegne ricevute.
Mi sono divertito, esposto, scoperto e riscoperto, giocando a cercarmi davanti agli altri senza imbarazzo (erano tutte e tutti occupati a fare lo stesso) e con una crescente complicità. Non mi ricordo un impegno preso con tanta serietà e tenacia come quello che mi ha portato, per tutti i martedì del corso ad arrivare puntuale e pieno di desiderio al bellissimo luogo in cui siamo stati ospitati, il Lottounico, stranamente consonante con i “Doppiosensounico” con cui ho conosciuto Ivan 30 anni fa.
Da non perdere.