Cosa succede se ci mettiamo a scrivere senza un’idea, senza un progetto, ma assecondando degli stimoli esterni?
Rimane qualcosa di noi? Perdiamo tutto? Troviamo altro?
Presentazione
Il foglio bianco non è un ostacolo nella creazione, ma un collaboratore. Non va visto come uno spazio vuoto, ma come il luogo delle possibilità, in cui tutto è già presente e noi dobbiamo scegliere cosa rendere visibile. In questo laboratorio verranno proposti una serie di giochi ed esercizi (tratti dal lavoro di Gianni Rodari, dai giochi surrealisti, dall’Oulipo e molti altri) per iniziare a scrivere in modo quasi automatico, leggero, spesso divertente. Sicuramente diverso dal nostro approccio abituale, quasi come se non fossimo noi a scrivere. Eppure saremo proprio noi e il confronto con gli altri ci aiuterà a percepire meglio anche come scriviamo, qual è il nostro sguardo sulle cose. Gli obiettivi sono tre: superare la paura del foglio bianco, avere degli strumenti per allenarsi a scrivere, creare nuove idee e spunti che possano essere utili per i nostri progetti. Il metodo si basa sulla proposta di esercizi e giochi, presentati attraverso esempi, e il successivo confronto attraverso la lettura ad alta voce, che permette di affrontare ogni esercizio con lo sguardo di ogni partecipante, aumentando la condivisione di idee e percorsi possibili.
Sintesi del programma
Modelli narrativi, Il binomio fantastico, La poesia metasemantica, Neologissimi, Esercizi surrealisti, Scrivere con le immagini, Scrittura di flusso e scrittura programmatica, L’errore, La memoria, Il sogno
L’insegnante
Feedback degli allievi
Stimolare la voglia di scrivere
Ho svolto il laboratorio in 8 incontri serali online, il martedì e il giovedì.
Seppur breve, il laboratorio mi ha dato tanti spunti per coltivare la passione della scrittura come una palestra quotidiana o quasi, anche e soprattutto per quando non abbiamo apparentemente nulla da dire. Gli esercizi e il confronto con Ivan, e gli altri e le altre partecipanti al laboratorio, mi sono serviti per stimolare la voglia di scrivere. Alla fine del laboratorio mi sono rimaste soprattutto due cose: l’idea di scrivere sempre (almeno mezz’ora al giorno, suggerisce Ivan) e l’immagine dell’ispirazione come un treno che non sai quando passa “ma se non vai alla stazione, il treno di sicuro non lo prendi”.
Ivan è un lettore attento e ricco di stimoli e invita chi partecipa al laboratorio a essere una presenza attiva. Consiglio senz’altro la partecipazione sia a chi vuol divertirsi con la scrittura sia a chi vuole approfondirne alcune tecniche.
Dal punto di vista pratico, orari e modalità di partecipazione sono molto comodi (a gennaio 2021 erano possibili la frequenza nel fine settimana o, come ho fatto io, infrasettimanali, il martedì e il giovedì dalle 20.30 alle 22.45), in modalità online.
Per visualizzare e consegnare gli elaborati si utilizza la piattaforma Classroom, su cui Ivan mette a disposizione anche materiali e supporti bibliografici. Particolare non da poco, il prezzo per la partecipazione è molto contenuto.